giovedì 31 dicembre 2009

Ricordi


A volte vorrei che i ricordi avessero un valore unico ed oggettivo per tutti, un peso rilevabile da tutte le parti che lo compongono e che lo hanno visto o vissuto, vorrei che non ci fossero troppe sfumature ma un solo colore che rispecchi la realtà dei fatti per quello che sono o che sono stati. Lo so è un pensiero triste e se lo leggessi da spettatrice non potrei probabilmente fermare le mie mani dalla voglia di scrivere che invece no, la bellezza in ciò che viviamo è nascosta proprio nel valore che le diamo! E' vero è così, ma ci sono delle volte in cui mi sento così diversa nel modo di recepire gli eventi sulla mia pelle, quasi come se mi scalfissero di più, e non dico solo in senso negativo, anzi, ma anche dare un valore eccelso ad un ricordo bello e vederlo svendere da altri può ferire quanto un'immagine passata negativa in fondo! E' così difficile in fondo ascoltare gli altri e portare con sè il ricordo e l'eco di quanto detto? A volte mi rendo conto che ci si è così abituati a dare per scontato che i nostri interlocutori, chiunque essi siano, diano un valore limitato alle parole proferite, che non si trova più negativo che qualcuno abbia già dimenticato, quanto piuttosto al limite ridicolo che qualcun altro ricordi! Come se quest'ultimo avesse bisogno delle vite degli altri per riempire la propria ... ma perchè non è dei rapporti con il mondo che è fatta la nostra esistenza e non è l'assenza di questi che fa sentire di non vivere nel modo giusto? Sono confusa. Sono intristita e forse da troppo tempo alla ricerca di qualcuno che viva uno stesso identico istante insieme a me percependolo nel mio stesso modo. Ci sono cose che faranno sempre parte di me, non lo so se torneranno e quello che più mi spaventa è che non so se smetterò mai di desiderare che tornino, ma in questo momento sono cibo per la mia mente, la mia nutrizione e il mio veleno allo stesso tempo.

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